Bando Covid-19 Emilia-Romagna
“Igienizzazione ambientale innovativa con azione permanente anti Covid-19: efficacia e sostenibilità del sistema biologico PCHS”
Lo scopo del progetto di ricerca era relativo alla messa a punto di nuove procedure di sanificazione di strutture ospedaliere, o, più in generale, di strutture finalizzate a qualunque destinazione pubblica (scuole, università, teatri, sale riunioni, auditorium, mezzi di trasporto, etc..) efficaci sia nei confronti del SARS-Co-V2, sia contro i principali microrganismi patogeni batterici e fungini.
Nella quasi totalità dei casi queste attività sono condotte con impiego di disinfettanti chimici, che sono associati a gravi problemi di selezione di patogeni multiresistenti agli antibiotici (MDR, Multi Drug Resistant), a loro volta correlati con l’insorgenza delle cosiddette Infezioni Correlate all’Assistenza Sanitaria (ICA). Peraltro, la disinfezione chimica usata per il controllo della contaminazione da patogeni, ha un effetto limitato nel tempo, in quanto dopo circa 30 minuti dall’applicazione sulle superfici, i fenomeni continui di ricontaminazione, non prevenuti dalla disinfezione chimica, riportano il carico microbico ai livelli precedenti la disinfezione. Inoltre, la disinfezione chimica ha un elevato impatto ambientale. L’attuale pandemia COVID-19 ha aumentato l’impiego di disinfettanti chimici, con un possibile conseguente aumento di MDR e ICA nelle strutture nosocomiali.
COPMA scrl ha finanziato negli anni passati ricerche per mettere a punto un nuovo sistema di sanificazione, denominato PCHS, che utilizza batteri probiotici, cioè microrganismi apatogeni, sicuri per la salute umana e degli animali, appartenenti al genere Bacillus spp. Alcune specie selezionate di Bacillus si sono mostrate in grado di colonizzare le superfici su cui vengono applicate, svolgendo un’azione di efficace contrasto nei confronti dei predetti patogeni MDR, inclusi: Enterobacteriacae, Pseudomonas spp.,Staphylococcus spp., Clostridium spp., Acinetobacter spp., Candida albicans, Aspergillus etc…
Le ricerche pubblicate su riviste internazionali negli ultimi 6 anni dimostrano due vantaggi di questo approccio: da un lato la presenza dei patogeni indicati viene diminuita di oltre l’80% rispetto all’uso di disinfettanti chimici; dall’altro lato il microbiota ambientale viene sostituito in modo stabile da un microbiota salubre per gli individui e gli animali, con conseguente diminuzione fino a 4 log della AMR presente. Tale rimodulazione stabile del microbiota ospedaliero si associa ad una diminuzione del 52% delle ICA, una riduzione del 62 % del consumo di antibiotici e una conseguente minore spesa sanitaria di antibiotici del 75%.
Nel contesto dell’attuale pandemia COVID-19, l’obiettivo di questo studio è stato quello di verificare l’eventuale capacità antivirale del sistema PCHS, con particolare focus sul virus SARS-CoV-2, mantenendo inalterata la sua capacità antibatterica ed antifungina. Inoltre, si è voluto realizzare un nuovo detergente addizionato con batteri probiotici, conforme ai requisiti ECOLABEL e certificabile ECOLABEL, con migliori capacità antivirali, antibatteriche ed antifungine rispetto al detergente originale impiegato nel sistema PCHS.
I risultati ottenuti hanno dimostrato che il sistema PCHS, sia nella sua forma ottimizzata che nella forma con impiego di un nuovo detergente, esercita contemporaneamente un’azione anti-SARS-Co-V2 simile a quella dei disinfettanti chimici, un’azione antibatterica, un’azione antifungina e un’azione rimodulante del microbiota ambientale in termini di salubrità degli ambienti occupati migliore per il nuovo detergente.
Ciò garantisce quindi una riduzione non solo delle infezioni associate al SARS-CoV-2, scopo principale della ricerca, ma anche di quelle prodotte da agenti MDR potenzialmente in grado di peggiorare il quadro sintomatologico degli stessi pazienti con COVID-19.
Rispetto alla sanificazione convenzionale il sistema si differenzia inoltre per le caratteristiche di eco-sostenibilità, per la capacità di prevenire la ricontaminazione garantendo bassa e stabile carica patogena (batteri, virus, miceti) nel tempo senza indurre la selezione di speci antibiotico-resistenti.
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