Durante il ricovero in ospedale, l’8-10 % dei pazienti contrae un’infezione, che spesso si manifesta come polmonite. Ma in terapia intensiva la percentuale sale ulteriormente, fino a raggiungere il 15%. In molti casi le infezioni ospedaliere sono causate da batteri multiresistenti o addirittura panresistenti agli antibiotici, in grado quindi di sopravvivere all’azione dei farmaci. La denuncia di Federanziani: “Le infezioni ospedaliere fanno più vittime degli incidenti stradali. Oltre 22 mila i morti in tre anni con una spesa per lo Stato di 11 miliardi”.
Per gli esperti occorre individuare nuovi sistemi capaci di fare fronte alla presenza di germi resistenti in ospedale, limitarne la diffusione rinforzando l’infection control, bloccando quindi la diffusione del contagio.
Sulla base di una ricerca scientifica svolta dal Centro Studi Inquinamento Ambienti ad Alta Sterilità dell’Università di Ferrara, di recente è stato sviluppato un nuovo sistema di pulizia, dal nome Pchs (Probiotic Cleaning Hygien System) capace di garantire un’igiene stabile negli ambienti.
Sanità, nuovo sistema di pulizia abbatte infezioni ospedaliere
Pubblicato da adnkronos.com il 1 dicembre 2016
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